Tuesday 27 September 2011

Parte a Milano la campagna per la cittadinanza e il diritto di voto dei migranti

CONFERENZA STAMPA, GIOVEDI' 29 SETTEMBRE, ORE 14, PALAZZO MARINO.

Milano - 27 settembre 2011 - Col deposito in Cassazione dei testi delle due leggi di iniziativa popolare, sottoscritti dagli esponenti delle organizzazioni che hanno promosso la Campagna L’Italia sono anch’io, è cominciata la raccolta delle firme necessarie per la consegna delle leggi in Parlamento. Ci sono sei mesi di tempo per raggiungere l’obiettivo delle 50.000 firme in calce a ciascuna delle due proposte di legge.

A Milano la raccolta di firme inizierà  giovedì 29 settembre.

Il lancio della Campagna, le importanti adesioni e le iniziative milanesi saranno illustrate durante la

CONFERENZA STAMPA

che si terrà giovedì 29 settembre, alle ore 14.00, presso il Comune di Milano (Palazzo Marino, Sala Giunta).
Saranno presenti il sindaco Giuliano Pisapia e il presidente del Consiglio comunale, Basilio Rizzo, oltre ai rappresentanti delle organizzazioni del comitato promotore, che sottoscriveranno  per primi le due proposte di legge di iniziativa popolare.



Comitato promotore: ACLI Milano Monza e Brianza, Anolf Milano, ARCI Milano, Asgi, Avvocati per niente, Cgil Milano, Cisl Milano, Conapi, Coordinamento Milanese Pace in Comune, Libera Milano, Naga, Rete immigrati autorganizzati Milano, Rete G2, Rete Primo Marzo

Thursday 22 September 2011

Appello alla mobilitazione globale del 15 Ottobre- Uniti per un cambiamento globale


15 Ottobre United for global change – Uniti per un cambiamento globale

Il mondo che conoscevamo si sta dissolvendo sotto i nostri occhi.
È sempre più evidente il fallimento di una struttura economico-sociale basata sullo sfruttamento degli esseri umani e delle risorse naturali, che ha messo in ginocchio intere popolazioni per l’arricchimento di pochi, generando precarietà e miseria.
Eppure, in questo momento in cui è quasi impossibile intravedere un orizzonte di speranza, si è levato un nuovo clamore da parte dei popoli: una nuova energia sta travalicando i confini nazionali, attraversando tutti i continenti e contagiando migliaia di persone, che stanno riempiendo le piazze e le strade, reclamando una vita degna, consapevoli che unite possono rendere le proprie aspirazioni realtà.
Dalla Spagna, uno degli epicentri di questo movimento globale di liberazione, è nato l’invito a mobilitarsi il 15 ottobre, per chiedere a gran voce democrazia reale e un radicale cambiamento di prospettiva che ponga al centro la felicità dell'essere umano e non il profitto.
Il 15 ottobre vogliamo stare in piazza, riscoprendo il potere della parola e del confronto, riappropriandoci del potere decisionale. Vogliamo farlo attraverso assemblee popolari in cui tutti abbiano diritto di parola, perché siamo stanchi di delegare le nostre vite a chi non ci rappresenta, a chi ha ridotto l'essere umano come uno schiavo.
Vogliamo essere noi a decidere in che condizioni vivere. Questa è la potenza, al contempo nonviolenta e rivoluzionaria, della nostra proposta. Nonviolenta perché il sistema fino a oggi si è perpetuato e continua a perpetuarsi nella violenza che permea ogni ambito, economico, politico, sociale e psicologico, degradando l’essere umano a numero, consumatore, merce, in definitiva ad oggetto. Siamo nati e cresciuti in un sistema che sottrae libertà e ci è sembrato finora impossibile non accettarlo o superarlo. È penetrato così a fondo nelle nostre vite da condizionare i nostri  comportamenti, rendendoci isolati, diffidenti, sfiduciati e aggressivi. Ma il suo fallimento si sta rivelando un'opportunità per scegliere come immaginare e costruire un’alternativa, il cui punto di partenza sarà il riconoscere e il superare quella violenza di cui siamo quotidianamente compartecipi. Proprio perché aspiriamo a un nuovo mondo, basato su presupposti diversi dagli attuali, il primo passo è smettere di essere complici della violenza, cominciando a praticare la via della nonviolenza che riteniamo il più efficace e coraggioso strumento di ribellione: permette di muoversi al di fuori delle logiche imposte dal sistema perché si fonda sul riconoscimento dell’altro, sul rispetto, il dialogo, l’inclusione. Attraverso l’unione delle persone crea una forza contro cui il sistema è disarmato, aprendo uno spazio alternativo dove realizzare nuove forme di lotta.
Mettiamo da parte i personalismi e uniamoci per costruire un unico fronte di lotta, che affianchi alla strenua e solidale resistenza ai soprusi – attraverso la denuncia costante degli stessi –, un’azione propositiva.
Il 15 ottobre costruiamo un'assemblea popolare in cui sia possibile mettere insieme le nostre conoscenze e le nostre esperienze. Prendiamo coscienza non solo della situazione attuale ma anche degli scenari futuri che possono divenire possibili, positivi e sostenibili. Senza leader, senza bandiere, senza palco, dove chiunque in quanto persona responsabile e protagonista del proprio futuro possa liberamente partecipare.
Questa data segna solo l'inizio di quel cambiamento a cui aspiriamo.
E insisteremo fino a quando le nostre aspirazioni non saranno realtà.

Indignati_Assemblea di Piazza SAn Giovanni